L'attesa del piacere è essa stessa piacere?
La cosiddetta mensilità aggiuntiva viene spesso agognata come manna dal cielo. Può infatti essere provvidenziale come acqua nel deserto, soprattutto se percepisci uno stipendio particolarmente magro e/o devi far fronte a uscite cospicue.
Tuttavia, se sei soggetto ad un pignoramento rischi di vedertela soffiare da sotto al naso, non riuscendo più a contare su un prezioso, ulteriore, introito. Ecco tutto quello che devi sapere, se hai un debito, per evitare sgradite sorprese o, nella peggiore delle ipotesi, esser pronto a stringere ulteriormente la cinghia.
Ti potrebbe interessare anche
Tredicesima: cos’è e quando viene pagata
Questa rappresenta una mensilità aggiuntiva rispetto alla consueta retribuzione, e ogni 30 giorni il lavoratore ne matura una quota (rateo) che poi si cumula alle precedenti ed è generalmente corrisposta a ridosso delle festività natalizie. Data e ammontare variano in relazione al settore professionale di riferimento: chi lavora nel commercio, ad esempio, secondo il Ccnl, la deve percepire entro il 24 dicembre .
D’altra parte, se dipendente e datore di lavoro trovano un accordo, la tredicesima può essere accreditata anche in modalità frazionata, mese per mese, all’’interno della busta paga.
Quali sono le regole che disciplinano il pignoramento?
Una situazione quale quella dell’esproprio forzoso, si presenta, per certi versi, più ostica, per il lavoratore dipendente, se si confronta con l’autonomo. Il primo, infatti è più facilmente esposto alle mire (anche legittime) dei creditori, che quindi, in un certo senso, non si muovono totalmente alla cieca, quando devono recuperare l’importo a loro dovuto (si pensi al pignoramento presso terzi).
Tuttavia, il lavoratore dipendente, in caso di pignoramento, gode di una certa tutela, per quanto riguarda l’ammontare massimo che gli può essere sottratto. Detta tipologia di reddito può infatti essere intaccata entro il 20%, se il creditore è un soggetto privato. Qualora invece si tratti dell’Agenzia di Riscossione il limite è ancor più stringente e, per stipendi entro 2.500 euro è di 1/10 del totale.
…e la tredicesima?
Limiti e tetti massimi sono gli stessi relativi a qualunque reddito proveniente da lavoro dipendente. Dunque, anche la mensilità aggiuntiva può essere sottoposta a esproprio forzoso, come pure quattordicesima e TFR.
Nello specifico, la tredicesima può essere pignorata entro un massimo di un quinto se il creditore è un privato, ed entro un decimo (busta paga fino a 2.500 euro) e un settimo (stipendio fino a 5.000 euro) se la controparte è l’Agenzia delle Entrate Riscossione.
La redazione
Hai debiti? Verifica subito se sei stato iscritto in Crif >>