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Notizie

Come prestare soldi ai parenti senza essere accusati di evasione fiscale?

I figli sono pezzi di cuore. Per loro un genitore finirebbe in strada

prestiti-figliAccetterebbe perfino di mettersi nei guai con la legge, ma per fortuna non è necessario arrivare a questi estremi, per essere un padre o una madre degni di questo nome. 

L’affetto passa anche attraverso il supporto materiale, decisivo in fasi di passaggio come la conclusione degli studi, l’avvio di un progetto professionale, il matrimonio, e l’acquisto della casa. 

Prestare – o semplicemente regalare – una somma al proprio figlio è un gesto talmente naturale da poter apparire quasi scontato. 

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Chi potrebbe pensare che il trasferimento di denaro sia motivato da fini oscuri, assimilabili ad un reato?

Nessuna persona, ma il Fisco sì

Infatti, ogni volta che i dati delle persone coinvolte nell’operazione sono incompleti, o la finalità non è esplicitata, Agenzia delle Entrate Riscossione vede rosso, ovvero, sente puzza di evasione (nel migliore dei casi) o di riciclaggio di denaro sporco (nell’ipotesi più grave). 

E in materia vale il principio di presunzione di colpevolezza: se ti “mettono gli occhi addosso” spetta a te dimostrare di aver agito legalmente, perché, fino a prova contraria, vieni considerato nel torto…

Ciò rende necessario gestire con prudenza e razionalità il prestito dal genitore al figlio, come pure quello che – eventualmente - quest’ultimo effettua a vantaggio del padre o della madre. 

Ecco alcuni consigli per effettuare il trasferimento in modo semplice e trasparente, garantendo a sé ed al destinatario di dormire sonni tranquilli.

IL PRESTITO INFRUTTIFERO

Tale forma di finanziamento tra privati prevede una transazione tracciabile, di solito eseguita tramite bonifico bancario in cui riportare sotto la voce “causale” il motivo che l’ha originata. È consigliabile evitare l’uso di assegni in quanto essi non garantiscono chiarezza agli occhi del Fisco.

Importante: il trasferimento di denaro deve avvenire occasionalmente, una tantum, e non a scadenza periodica, perché in tal caso si tratterebbe di un’operazione equiparabile al prestito bancario.

SCRITTURA PRIVATA

È un documento, questo, in cui devono essere riportati i riferimenti delle persone coinvolte (ed i relativi documenti di riconoscimento), data dell’operazione di trasferimento dei soldi, la modalità con cui è avvenuta e quella scelta per il rimborso, di cui – eventualmente – indicare il termine ultimo. Deve inoltre essere specificato il carattere occasionale del prestito, e NON devono essere menzionate rate periodiche, perché altrimenti si configurerebbe come prestito bancario.

È consigliabile che donatore e beneficiario condividano il testo della scrittura privata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, procedendo successivamente ad effettuare il bonifico.

A questo l ink puoi scaricare il modulo della scrittura privata da compilare in ogni sua parte. Non dimenticare la firma!


La redazione



 


Terni: lieto fine inaspettato per anziani in difficoltà economiche

Un pignoramento (im) mobiliare non è mai solo un pignoramento

Il suo significato va ben oltre quello che si legge in chili di scartoffie scritte in legalese. È un provvedimento, questo, che scava nella carne viva di chi lo subisce. Produce ferite difficili da sanare, e cicatrici spesso incancellabili. Perché una credenza, un letto, un quadro, una casa insomma, NON sono MAI solo oggetti: rappresentano invece la concretizzazione ed il frutto di sacrifici e lavoro, e la celebrazione dell’essere una famiglia, cioè un nucleo tenuto insieme da legami profondi.

Comprensibile, quindi, che nessuno accetti ed assista di buon grado all’arrivo dell’ufficiale giudiziario chiamato ad espletare le sue mansioni. In quel momento va in pezzi una vita vissuta, e sulle macerie bisogna provare a costruirne una nuova. Fortunatamente qualche volta capita un imprevisto che scompagina tutto, riportando tutto com’era una volta…

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Debiti: estensione e nuova apertura dei termini per pagare rate scadute?

È stata resa nota in questi giorni la vicenda di un’anziana coppia di Terni. Invalida lei, afflitto da gravi patologie lui, hanno schivato per un soffio il pignoramento dei beni messi insieme in una vita di rinunce e fatica.

A salvarli, l’intervento di un 30enne di Spoleto che, dopo aver inizialmente deciso di acquistare in blocco i mobili pignorati per arredare un suo immobile, ha cambiato idea dopo essersi trovato faccia a faccia con la disperazione e la rabbia della coppia. Così, ha ricomprato i beni, e li ha donati loro: in questo modo non potranno essere aggrediti da ulteriori pignoramenti.

Empatia e generosità del 30enne spoletino non si fermano qui, però. L’uomo ha deciso di intervenire a sostegno dei due anziani anche nelle altre procedure riscossive ancora pendenti a loro carico.

E a chi gli chiede perché si sia preso così a cuore la vicenda, lui risponde che è perché il ricordo del padre morto sette anni fa è ancora vivo e presente in lui.

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La redazione 

 



 


Debiti: estensione e nuova apertura dei termini per pagare rate scadute?

La rottamazione ter delle cartelle assomiglia sempre di più alla Storia Infinita in salsa fiscale

Rottamazione-QuaterAncora una volta, l’ennesima dopo l’esplosione della pandemia di Covid19 a marzo 2020, il Governo potrebbe spostare in avanti i termini per il pagamento delle rate scadute, rispettivamente, lo scorso anno, quest’anno, e quelle inerenti il Saldo e Stralcio. Attualmente il termine ultimo per mettersi in regola con i pagamenti è il 30 novembre, che slitta al 5 dicembre tenendo conto del canonico periodo finestra di tolleranza.

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Ad accomunare i partiti di destra e sinistra appartenenti alla maggioranza c’è la proposta di una serie di emendamenti finalizzati ad alzare l’asticella del termine di scadenza portandola al 31 dicembre  2021. O, diluire il versamento delle somme pregresse in quattro tranche, la prima delle quali equivalente al 30% del totale (da saldare entro il 2021), e la quota restante da pagare nel corso del 2022.

Contestualmente, si comincia a delineare l’eventualità di approdare ad un’ulteriore rottamazione, la Quater, che includerebbe le cartelle scadute dal 30 novembre 2020.

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