Stai pensando di chiedere l’accesso alla procedura di definizione agevolata con Equitalia?
La buona notizia è che si estendono i termini per la presentazione della domanda. La scadenza, infatti, slitta da fine gennaio a fine marzo. Inoltre, potranno essere oggetto di rottamazione i ruoli affidati all’Agenzia di Riscossione tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2016, e questa avrà tempo fino al 31 maggio 2017 per rispondere fornendo il conteggio definitivo e indicare quanto deve pagare il contribuente.
Novità anche per quanto riguarda il numero di rate
Se nella prima versione del piano era stata contemplata l’opportunità di suddividere l’importo complessivo in quattro tranche, a seguito del passaggio del Decreto in Commissione Bilancio si è arrivati a cinque, tre delle quali dovranno essere saldate nel 2017 (per un totale del 70%) e due nel 2018 (il restante 30%).
Come pagare?
Il contribuente potrà decidere se avvalersi di bollettini pre-compilati effettuando i versamenti agli sportelli del concessionario di riscossione, o se ricorrere alla domiciliazione su conto bancario; in questo caso dovrà essere barrata la relativa casella sul modulo per la richiesta di accesso alla rottamazione.
Come presentare domanda?
Il provvedimento non partirà in automatico. Lo stampato va scaricato dal sito di Equitalia, e compilato con i propri dati anagrafici e le informazioni relative alle cartelle pendenti. Bisogna inoltre precisare se si preferisce saldare il debito in un’unica soluzione o tramite rateizzazione. Il modulo deve essere presentato allo sportello dell’Agenzia o inoltrato, allegando una copia della carta di identità, alla casella di posta elettronica della Direzione Regionale di riferimento.
Stai pensando di chiedere l’accesso alla procedura di definizione agevolata con Equitalia? La buona notizia è che si estendono i termini per la presentazione della domanda. La scadenza, infatti, slitta da fine gennaio a fine marzo. Inoltre, potranno essere oggetto di rottamazione i ruoli affidati all’Agenzia di Riscossione tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2016, e questa avrà tempo fino al 31 maggio 2017 per rispondere fornendo il conteggio definitivo e indicare quanto deve pagare il contribuente.
Novità anche per quanto riguarda il numero di rate
Se nella prima versione del piano era stata contemplata l’opportunità di suddividere l’importo complessivo in quattro tranche, a seguito del passaggio del Decreto in Commissione Bilancio si è arrivati a cinque, tre delle quali dovranno essere saldate nel 2017 (per un totale del 70%) e due nel 2018 (il restante 30%).
Come pagare?
Il contribuente potrà decidere se avvalersi di bollettini pre-compilati effettuando i versamenti agli sportelli del concessionario di riscossione, o se ricorrere alla domiciliazione su conto bancario; in questo caso dovrà essere barrata la relativa casella sul modulo per la richiesta di accesso alla rottamazione.
Come presentare domanda?
Il provvedimento non partirà in automatico. Lo stampato va scaricato dal sito di Equitalia, e compilato con i propri dati anagrafici e le informazioni relative alle cartelle pendenti. Bisogna inoltre precisare se si preferisce saldare il debito in un’unica soluzione o tramite rateizzazione. Il modulo deve essere presentato allo sportello dell’Agenzia o inoltrato, allegando una copia della carta di identità, alla casella di posta elettronica della Direzione Regionale di riferimento.